Il web è in continuo cambiamento
Il web 2.0 ha modificato sensibilmente i ruoli della comunicazione aziendale: prima era l’azienda a creare i contenuti, che l’utente doveva subire passivamente tramite la pubblicità; con l’arrivo dei Social Media la comunicazione è diventata bi-direzionale: l’utente partecipa alla creazione dei contenuti, ed è lui stesso a tenere in pugno la brand awareness dell’azienda.
Il cliente di oggi si informa sul web, legge le opinioni altrui sui prodotti che intende acquistare, sui luoghi che vuole visitare, e dopo l’acquisto, condivide la sua opinione, anche con l’azienda stessa.
I social hanno sovvertito i canoni classici della comunicazione B2B e B2C, riuscendo a fondere i due mondi, racchiudendo in un’unica piattaforma, semplicemente TUTTA la comunicazione mondiale; viene quindi (ri)scoperto il concetto di comunicazione human-to-human (H2H), che pone allo stesso livello il cliente e il brand, che guarda caso è fatto di persone, e non più solo di un logo o un claim.
La differenza con il passato è che ora è possibile “passare parola” con tutto il mondo (in tempo reale).
Twitter assume in questo contesto un ruolo fondamentale, perché permette di creare un filo diretto tra cliente ed azienda, coinvolgendo il pubblico nel processo creativo.
Con l’introduzione degli hashtag, ora ripresi da tutti i maggiori Social Media, Twitter ha reso possibile il raggiungimento di utenza interessata ad argomenti precisi, rinnovando il concetto di “passaparola” ed elevandolo a qualcosa di molto più simile ad azioni di marketing mirato alla singola persona.
Un approccio diverso
Il modo di fare comunicazione è cambiato in maniera talmente radicale, che la conversione sta assumendo un’importanza sempre più relativa nelle strategie di web marketing.
Il primo obiettivo di una azienda su Twitter non dovrebbe quindi essere quello di portare più traffico al proprio sito web, ma sfruttare questo potente mezzo per creare e diffondere la percezione del proprio marchio, cercando di creare una community all’interno di questo social.
Il concetto di lead generation si sta evolvendo.
I contatti raccolti sui social, rimangono a oggi all’interno delle stesse piattaforme; su Twitter è però possibile analizzare tali contatti tramite strumenti esterni, e “convertirli” in visite al sito solo e quando avranno veramente intenzione di acquistare o contattare l’azienda.
Solo su Twitter è infatti possibile trasformare i contatti raccolti in veri e propri Sales Lead, utilizzabili dall’azienda.
Una generazione di clienti 3.0
L’attuale generazione sta crescendo con il web ed i Social Media, ha fame di informazione, ed è stanca della pubblicità mono-direzionale e finalizzata esclusivamente alla vendita.
Attraverso Twitter, il cliente 3.0 può filtrare le informazioni, approfondire ciò che è di proprio interesse, trovando esattamente l’ago nel pagliaio.
Social network e motori si integrano a vicenda nella funzione di ricerca.
Questo enorme bacino di potenziale clientela rischia di non trovare le aziende che non hanno ancora attuato una strategia sui canali social o scarterà quelle che adottano ancora un approccio “tradizionalmente pubblicitario”.
È arrivato il momento del web 3.0, sociale, dinamico, semantico e multi piattaforma: il processo di interazione con l’utenza ne è il fulcro. Il nuovo traguardo è l’integrazione totale tra sito web, comunicazione social e dispositivi mobili.
Una fonte di dati analizzabili
In questo scenario, Twitter mette a disposizione una mole di dati analizzabile come nessun altro social. La comunicazione diventa quindi veramente dinamica; è possibile sapere quando i propri follower sono più attivi, di cosa si occupano, che interessi anno.
Finalmente il numero di follower, diversamente dai “mi piace” di altre piattaforme, assume un significato anche a livello di marketing; è possibile dividere questo bacino di potenziali clienti in categorie, e attivare azioni di marketing mirato, tramite strumenti esterni creati appositamente (come ad es. Glouk, disponibile in beta qui: http://beta.glouk.it).
Twitter come strumento per l’internazionalizzazione
Il carattere internazionale di questo social, lo rende lo strumento perfetto per avviare la comunicazione sui mercati esteri, reperire informazioni sui competitor, avviare collaborazioni sui Paesi interessati, identificare possibili distributori o rivenditori, ma soprattutto avviare e accresce la percezione del marchio, con il potere di trasformarlo addirittura in Iconic Brand.