Riccardo Monti, oggi Presidente di Grandi Stazioni, è stato così gentile da scrivere la prefazione per il mio libro “Strategie web per i mercati esteri” (Hoepli), presentato il 24 giugno, al Circolo della Stampa di Milano: http://www.weevo.it/strategie-web-per-mercati-esteri
«Benessere, crescita e cultura sono valori collegati l’uno all’altro, così connessi reciprocamente da alimentarsi a vicenda. In questo trio, in un momento storico, economico e politico come l’attuale, una grande spinta arriva dalla cultura, dall’informazione e dalla comunicazione. Per agire è necessario conoscere. Per conoscere è indispensabile documentarsi. Fare cultura significa aiutare a colmare il divario, far sapere agli imprenditori che quella che stiamo vivendo è la quarta e più potente delle rivoluzioni industriali della storia dell’uomo. Il panorama italiano delle piccole e medie imprese rivela potenzialità e limiti. Se i primi appartengono alla creatività tipica dell’approccio Made in Italy, i secondi dipendono sì da un gap ancora legato in parte alle infrastrutture, ma anche e forse soprattutto, da un livello di alfabetizzazione digitale ancora troppo basso. In una rete frequentata da 2,6 miliardi di persone al secondo, le PMI italiane con un proprio sito internet sono la metà di quelle di Spagna e Portogallo, e quattro imprenditori su dieci sono ancora convinti di non aver bisogno di internet nella propria azienda. Anche nelle fasi di rallentamento dell’economia, l’export ha rappresentato un’area di crescente rilievo. Uscire dai confini nazionali si rivela non solo utile ma a volte determinante per il successo o la crisi delle piccole medie imprese. Anche nei momenti di difficoltà, le aziende, anche piccole e piccolissime, attive su internet che hanno esportato, hanno ottenuto risultati di gran lunga maggiori rispetto a chi sul web non c’era. Il digitale, in un simile quadro, è una chiave strategica per le esportazioni, un’opportunità che, sfruttata a dovere e supportata dalle strategie giuste, permette di colmare la distanza culturale tra aziende di Paesi diversi e supportare i processi di internazionalizzazione nei quali siamo sempre più coinvolti. Le nostre aziende affrontano sempre più in gran numero i mercati esteri. Perché le loro azioni siano fonte di successo, reddito e crescita, è importate che imparino a conoscere le opportunità della comunicazione digitale e delle dinamiche social e inizino a usarle come leva di sviluppo. L’opera di Gabriele Carboni, in tal senso, rappresenta un primo passo per diffondere cultura e può aiutare sia a dipanare dubbi e sia a trovare strumenti subito applicabili. Il processo di apprendimento deve essere poi seguito da azioni pianificate, organizzate e controllate, come abbiamo fatto con il Piano Export Sud, con il quale l’Agenzia ICE ha svolto un’intensa attività di formazione nei confronti di oltre mille aziende per fornire loro gli elementi base necessari ad andare all’estero. Attività d’informazione e formazione come quelle intraprese in quest’opera sono esattamente ciò che serve alle aziende italiane perché possano, partendo dalla cultura e perseguendo la crescita, arrivare al benessere».
Riccardo Maria Monti
già Presidente dell’ICE, Presidente Grandi Stazioni